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Testimonianze

IPPODROMO TORDIVALLE: IL GIORNO DEL DERBY

Eravamo decisi a descrivere la cronaca di una giornata eccezionale per il Trotto italiano, con ben 4 Derby, uno dei quali, l'81° Derby Italiano, l'avvenimento più importante in Italia del settore ed uno dei più seguiti nel mondo e invece niente di tutto questo. Sospensione di ogni attività ippica in Italia per motivi economici!
Siamo una Associazione Onlus di Volontari Donatori di Sangue ed in quanto tali, apolitici così come aconfessionali, ma la visione desolante della grande struttura sportiva romana semideserta, senza il classico rumore di fondo dei purosangue che calpestano la pista, senza quello trasmesso dagli altoparlanti che comunicano costantemente il susseguirsi delle gare e del loro svolgimento, senza quello della folla delle migliaia di appassionati che gridano incitando i loro beniamini, il tutto trasmesso in diretta RAITV, ci ha coinvolto ed emozionato. Come già accennato, non dobbiamo ne possiamo inoltrarci in giudizi, ma una domanda ce la poniamo: era davvero inevitabile?

EMA-ROMA, presente, al pari di altre Associazioni di Volontariato, ringrazia la Direzione dell'Ippodromo, nella persona della gentilissima Sig.ra Tamara Papiccio, Responsabile dell'Ufficio Stampa, che ci ha invitato e ci ha procurato anche lo stand, augurando a lei e tutti coloro che, in misura diversa, operano nel settore dell'ippica italiana, una soluzione dignitosa di questo grave problema sociale e sportivo.
Per la cronaca, alcune centinaia di famiglie con i loro bambini, informate a tempo, sono comunque accorse per partecipare ad alcuni avvenimenti di corredo, già previsti nel programma originale, quali: il Derby dei Pony, il raduno e la sfilata di auto d'epoca del Veteran Car Club di Roma, la presentazione di libri dedicati a i cavalli, un'aria divulgativa sugli sport equestri e alcune iniziative dedicate ai bambini con animazione e spettacoli, il battesimo dei pony ed altre ancora.

Almeno per loro è stata "Una giornata vincente", come riportato nel programma originale.

La Redazione


Lo Stand di EMA-ROMA

Il Derby dei pony

Giuseppe.Avellino e Tamara Papiccia responsabili Ufficio Stampa, rispettivamente di EMA-ROMA e IPPODROMO di TORDIVALLE

Tema: salute, solidarietà e sicurezza
Salute,solidarietà e sicurezza non sono tre parole che iniziano per esse ma tre parole che rachiudono significati importanti e che dovrebbero ogni giorno far parte della nostra vita,per vivere meglio e far vivere meglio chi ci circonda.
Questi tre termini li vedo prima di tutto riferiti a me stessa perch solo chi vive rispettando il proprio corpo e la propria mente puo fare qualcosa gli altri.
Un corpo, mantenuto in buona salute, senza vizicome alcol,fumo,eccesso di cibo,droga.....c' una mente sana capace di pensare anche agli altri e di guardarsi attorno in maniera ottimistica.
Da soli non si cambia il mondo,ma ognuno di noi puo trasmettere a chi vive accanto valori positivi e un aiuto sincero anche con poco.
A volte basta un sorriso,basta saper ascoltare veramente chi ci parla e provare vera solidariet senza erigersi a giudici del prossimo.
Fenomeni come il bullismo e il razzismo altro non sono che prevaricazioni nei confronti dei piu deboli e discriminazioni per il colore della pelle ma anche per handicap fisici,idee religiose e politiche.
Tutto ci contrario alla solidariet che deve ivece tutelare e difendere ogni diversit traendone arrichimento personale e sociale.
Basta donare il proprio sangue per salvare una vita e donare gli organi, quando si muore per dare speranza a chi in attesa di un trapianto.
La sodidariet forze. ascoltare,non giusicare,aiutare.
La sicurezza un altro tema di cui sentiamo parlare ogni giorno.
Gesti sconsiderati di persone irresponsabili provocano la morte di altri esseri umani:come chi guida ubriaco o chi uccide per estorcere denaro,chi esercita la propria forza persotomettere gli altri,chi non esercita la sanit con le dovute precauzioni igeniche,chi permette che le persone svolgano il proprio lavoro in luoghi non idonei e dove le piu elementari regole di sicurezza non vengono rispettate.
Valori come la salute,la sicurezza e solidariet non solo vanno inseganti solo alla propria famiglia ma proprio dalla famiglia devono prendere il via per per allargarsi alla societ e per salvaguardare il mondo che ci circonda e che di tutti.

Una Raccolta di Sangue speciale
La raccolta si svolta domenica mattina 16 Settembre scorso presso la bellissima Chiesa di Sant'Ippolito e Lucia di Fiumicino-Porto, a cura di Piero Zappulla, referente del Gruppo EMA.S.F. di Fiumicino. E.M.A.S.F. una Associazione di Donatori Volontari di Sangue con sede all'Ospedale San Filippo Neri (www.emasf.it), per il quale cura la ricerca e la conservazione di donatori di sangue, cos come per l'Ospedale Santo Spirito, e per la prestigiosa Clinica Aurelia Hospital. Quella mattina con i volontari di EMA.S.F. sono intervenuti medici ed infermieri del Centro Trasfusionale del San Filippo Neri. La parte promozionale e divulgativa verso i parrocchiani, stata curata dal simpatico e dinamico Don Enrico Spano, a sua volta donatore, in nome anche del Parroco Don Matteo, attualmente ricoverato al S.Filippo Neri, al quale anche EMA.S.F. cos come tutti i parrocchiani, augura una buona guarigione. Siamo avvezzi a queste giornate di Raccolta, ma questa volta, alla tradizionale atmosfera compunta e convinta che le caratterizza, si aggiunta una ventata di giovialit, soprattutto quando a donare venuto un gruppo di giovani seminaristi. E' bello assistere ad un atto di solidariet, ma ancora di pi quando sono i giovani ad offrirlo! Il risultato finale, oltre a quello di aver trascorso una mattinata tra amici, stato di ben 51 donazioni di sangue, delle quali, e questo uno degli aspetti pi belli del nostro movimento, nessuno conoscer mai i beneficiari. Un vero atto di solidariet globale. EMA.S.F. li ringrazia tutti e li invita ad un prossimo incontro.
 

Testimonianze preziose.
Quando ci giungono testimonianze di plauso, come quella allegata, conseguenti alla nostra attivit, non neghiamo che ne restiamo lusingati e compiaciuti, tanto da sentire il desiderio di pubblicarle. Si tratta del ringraziamento da parte del Gruppo Donatori della Direzione Generale dell'INPS di Roma, che, essendosi distinto per frequenza e numero di donazioni, ha ricevuto un riconoscimento pubblico, da parte dell'EMA.S.F, consegnato in occasione della "Prima serata dei Donatori di sangue" svoltasi recentemente all'Auditorium di Roma. Il responsabile del Gruppo Donatori INPS, dott. D'Ingianna, che ci ha comunicato il messaggio allegato, inviato ai dipendenti dell'Ente, ha allegato una poesia bella e toccante, rivolta al "donatore", scritta da Giusy Fiorica, una giovane paziente di "talassemia" che, malgrado le numerosi trasfusioni alle quali si doveva sottoporre per contarastare la sua terribile malattia, aim, non sopravvissuta. Anche noi, profondamente commossi dalla vicenda, a nostra volta desideriamo pubblicarla. Chiss da quanti di voi sgorgato parte del sangue che l'ha aiutata a sopravviviere un poco di pi! Anticipiamo fin d'ora la nostra decisione di pubblicare in futuro altri articoli di donatori che, con le loro testimonianze, incoraggiano il movimeto delle "donazioni di sangue". CLICCA
 

INCONTRO CON UNA DONATRICE
Quando donando puoi salvare la tua vita
E' quanto successo alla nostra amica Barbara Santoro quando, nel 1999, gi donatrice periodica, si preparava nuovamente ad offrire il suo sangue, ma questa volta per una amica in procinto di subire un intervento chirurgico. Ma lasciamo che sia lei stessa a descrivere i fatti in questa breve intervista che la Redazione del nostro Sito le ha fatto e per la quale la ringraziamo anche a nome di tutti i donatori e simpatizzanti di questo splendido "movimento" di vita.

Innanzitutto Barbara, quali motivazioni ti hanno convinta a diventare donatrice di sangue?

Non posso dire che ci sia stato un vero e proprio motivo che mi ha fatto diventare donatrice di sangue In parte l'ho praticamente metabolizzato a partire dalla mia infanzia poich, purtroppo, avevo un cugino portatore di "talassemia" , malattia che necessita di trasfusioni periodiche e cos era un argomento tristemente noto nella mia famiglia; in parte, semplicemente, non esiste un motivo razionale, non esiste un motivo etico, non esiste un motivo umano, non esiste un motivo fisico (se si in buona salute) per NON diventare donatori di sangue E cos appena compiuti i miei 18 anni, alla prima raccolta di sangue organizzata nella parrocchia del mio quartiere, semplicemente l'ho fatto. Da quel momento mi sono resa conto che normalmente l'idea di "donare" strettamente legata al "destinatario" e ci si ritrova a pensare : che faccia far ? come e quanto ci ringrazier ? l'idea invece di donare non una cosa qualsiasi, ma la vita, per di pi senza sapere a chi (a un vicino, a un amico, ad un parente, a chi ci ha rubato il portafogli in metro) trovo che sia l'espressione massima del significato del verbo donare

Ed ora veniamo alla brutta sorpresa che ti capitata a seguito della visita medica che precede ogni donazione.

Avevo da pochi mesi effettuato la mia periodica donazione, quando , nel gennaio del 1999 un mio amico, sapendo che ero donatrice , mi chiese se potevo donare il sangue per la moglie che doveva subire un intervento chirurgico. Cos mi recai al Centro Trasfusionale del San Giovanni per fare la mia donazione. Durante la consueta visita pre-donazione, mi venne trovato il valore dell'emoglobina leggermente inferiore alla norma. Cos la dottoressa mi fece un prelievo di sangue per valutare l'"emocromo, dandomi appuntamento per l'indomani, per effettuare, in assenza di problemi, la donazione. Purtroppo con una telefonata, quello stesso pomeriggio venivo invitata a recarmi in ospedale con una certa urgenza e da l, purtroppo, venni inviata con un foglio di ricovero urgente al Reparto di Ematologia del Policlinico Umberto I, dove mi venne diagnosticata una "Leucemia". Per fortuna a distanza di 7 anni da allora, dopo aver effettuato un trapianto di midollo e ironia della sorte subito un paio di trasfusioni di sangue e piastrine oggi sto abbastanza bene e vivo una vita tutto sommato normale.

Non vi possono essere commenti a questo racconto succinto, perch semplice, chiaro e, per fortuna di Barbara, permeato di fiducia nel futuro, che noi tutti gli auguriamo felice e lungo. Altre storie, lo sappiamo, seppure diverse, non aspettano che di essere narrate. Per questo motivo invitiamo quei lettori che hanno qualcosa da raccontare, di interesse comune al mondo del volontariato e, soprattutto a quello della "Donazione di Sangue", di contattare il nostro Sito, www.emasf.it e quindi cliccare sul link "Contatta Emasf".