Associazione Donatori Volontari di Sangue San Filippo a

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.:: GIORNATA PROMOZIONALE PER LE DONAZIONI DI SANGUE ::.
Cecchignola, 27 Aprile 2006

Nella bella e funzionale Aula Magna della Cecchignola, il più importante centro Militare d'Italia, si è svolta la Giornata Promozionale per le Donazioni di Sangue. Alla manifestazione, presieduta dal Ten. Generale dell'esercito Michele Donvito, medico e Direttore Generale della Sanità , hanno partecipato militari di ogni corpo e grado e le più alte gerarchie della Sanità Militare e delle Scuole di Specializzazione.
Invitati speciali, il Prof. Giacomo Menichella, Primario del Centro Trasfusionale del San Filippo Neri di Roma e la Dott. ssa Francesca Lolli, medico anestesista dello stesso Ospedale, che hanno descritto, con l'ausilio di immagini efficaci, le caratteristiche del sangue e gli aspetti clinici e legali collegati alla donazione.
In sala anche i rappresentanti della Fidas e di EMA.S.F., che ha patrocinato la locandina promozionale sulle donazioni, organizzata dalla Direzione Sanitaria Militare.
Al termine della manifestazione è giunto l'Assessore alla Sanità della regione Lazio, Dr. Augusto Battaglia il quale ha descritto agli astanti l'impegno profuso dalla Regione a sostegno della donazione di sangue; lo dimostra la nuova campagna di sensibilizzazione a favore della "donazione degli emocomponenti", che ha per slogan "Il sangue langue". A coronamento e a chiusura del Congresso, il Generale Donvito e l'Assessore Battaglia hanno sottoscritto un importante "Protocollo di intesa" atto a snellire i rapporti interattivi di collaborazione, tra la gli Organi Sanitari Militari e le Associazioni di volontariato preposte alla raccolta di sangue del Lazio.
Nel frattempo all'esterno dell'Aula Magna il personale sanitario del San Filippo Neri e quello della Sanità Militare, procedevano al prelievo di Sangue di circa 40 militari volontari, quantità ben al di sopra di ogni stima, non essendo questa giornata dedicata ai prelievi, ma alla Conferenza ed alla firma del Protocollo di intesa.


Il momento della firma del protocollo d'intesa.

.:: EMA.S.F. ha intervistato un donatore DOC

Nel contesto della manifestazione EMA.S.F. ha incontrato un importante ed assiduo donatore di sangue, il Generale di Divisione Franco Giannini, Vicecomandante delle scuole e comandante delle scuole di Specializzazione.
Al generale Giannini abbiamo posto una domanda, la cui risposta, che riassumiamo qui di seguito, conferma il nostro convincimento che la scoperta dei problemi, nella fattispecie la mancanza di sangue da donare, può attivare chiunque abbia a cuore il bene degli altri.


Il Sig. Generale di Divisione Franco Giannini

D.:"Generale Giannini, noi conosciamo i motivi che l'hanno trasformato in un convinto donatore di sangue, nonché promotore della donazione quale atto di attenzione e rispetto per chi è in stato di bisogno. Ce li vuole descrivere, cosicché anche i lettori del nostro Sito li conoscano?"
R.:"Ma certo. La storia comincia circa 4 anni fa, quando ero il Comandante del Contingente NATO nei Balcani ed oltre all'attività di sostegno alla popolazione, che la NATO e noi come italiani davamo in quelle circostanze, vi era l'incarico di aiutare il paese alla ricostruzione dell'apparato sanitario, in particolare di alcuni ospedali. Durante una perlustrazione in un ospedale, con grande sorpresa e sgomento, ho notato un gruppo di bambini ricoverati, di età compresa tra i 10 e i 12 anni, con l'aspetto raggrinzito classico dei vecchi, senza l'ombra di un sorriso, quasi rassegnati. Ho domandato spiegazioni ai medici presenti i quali mi hanno spiegato che quei fanciulli erano portatori di "Talassemia", comunemente conosciuta come "Malattia mediterranea", i cui effetti, oltre all'invecchiamento precoce, già di per se stesso tragico, provoca la morte del paziente entro i 12/13 anni di età!
Alla domanda se esisteva una terapia, mi hanno risposto che le trasfusioni di sangue prolungate nel tempo costituiscono un rimedio efficace, reso tuttavia inapplicabile a causa dei costi conseguenti alla apparecchiature necessarie ed alla cronica mancanza di sangue. Rientrato in accampamento ho divulgato quanto avevo visto e ho approntato un piano di intervento con la partecipazione di ogni volontario disposto a donare. Risultato: in 2 settimane abbiamo procurato ca. 400 unità di sangue che abbiamo messo a disposizione dei medici locali per affrontare subito un piano terapeutico.
In seguito i medici mi hanno spiegato che donare, oltre ad aiutare chi ne ha bisogno, fa del bene a se stesso, poiché l'organismo provvede immediatamente a rigenerare nuovo sangue persino migliore del precedente. Arrivato più tardi alla Scuola di Fanteria di Cesano, ho preso a comunicare agli allievi la mia esperienza personale, ottenendo una adesione tale che molti di loro sono diventati spontaneamente donatori convinti, contribuendo così al progresso del paese in questo settore così importante della sanità".

Qui termina l'intervista al Generale Franco Giannini, alla quale non aggiungiamo nulla, perché si tratta di una bella storia di vita talmente esauriente, che non ha bisogno di commenti. Possiamo solo dire: "Complimenti Sig. Generale, a lei ed ai suoi uomini di oggi ed a quelli di domani e grazie a nome di EMA.S.F. e dei beneficiari di così tanto 'buon sangue!'".



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