Insonnia e rischio cardiovascolare, un rapporto bidirezionale che andrebbe sfruttato
Pubblicato il: 30 Giugno 2022
IN COLLABORAZIONE CON IDORSIA
Dormire meno di sei ore a notte aumenta del 20% il rischio che si verifichi un infarto. Viceversa per chi ne dorme più di nove la percentuale sale al 34%. Sono in sintesi i risultati di uno studio pubblicato nel 2019 sul Journal of the American College of Cardiology, uno dei tanti lavori che negli ultimi anni hanno arricchito la letteratura scientifica, confermando la relazione tra sonno e salute cardiovascolare. Spiega Carolina Lombardi, Direttore del Centro di Medicina del Sonno dell’Istituto Auxologico di Milano: “Mantenere un’adeguata struttura e durata del sonno fisiologico è molto importante per preservare l’organismo dal rischio cardiovascolare. Numerosi studi raccolti in metanalisi o revisioni sistematiche hanno mostrato che esiste un rapporto a ‘U’ tra questi fattori. Per cui periodi di sonno troppo brevi o troppo protratti sembrano aumentare il rischio in termini di mortalità legata ad eventi cardiovascolari, dovuto a cause differenti”.
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