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NotiziaCorruzione in sanità: al via controlli della task force di Anac, ministero e Agenas
Data09/11/2017
Descrizione

Corruzione in sanità: al via controlli della task force di Anac, ministero e Agenas

Gli ispettori al lavoro sul campo per verificare l’applicazione delle misure previste dal Piano nazionale anticorruzione (Pna). Sotto la lente contratti, incarichi, nomine, rapporti con i privati, attività libero-professionale e liste d’attesa


Ispettori al lavoro per verificare l’applicazione delle misure previste dal Piano nazionale anticorruzione (Pna) per il settore sanitario. Sono stati avviati i controlli della task force istituita da Anac (Autorità nazionale anticorruzione), ministero della Salute e Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali). Ad annunciarlo è un comunicato stampa di Agenas.

Controlli sul campo

I controlli sul campo sono previsti dal protocollo d’intesa siglato ad aprile 2016 da Anac, ministero Agenas e Carabinieri dei Nas. Sotto la lente degli ispettori i contratti pubblici, gli incarichi e le nomine, ma anche i rapporti con i soggetti privati, l’attività libero-professionale e le liste di attesa. “Con i controlli congiunti – spiega Raffaele Cantone, presidente dell’Anac – sarà possibile verificare l’effettivo rispetto delle misure di prevenzione della corruzione all’interno delle Asl. La presenza di personale tecnico qualificato permetterà di capire se le linee guida elaborate dall’Anac sono state messe in pratica e se hanno prodotto cambiamenti concreti”.

Il virus della corruzione

Soddisfatto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “C’eravamo dati circa un anno di tempo per dare al sistema sanitario la possibilità di fare proprie queste misure ed abbiamo mantenuto l’impegno. Per il Pna Sanità, inizia la fase due, quella del monitoraggio e del controllo, necessaria affinché i protocolli anticorruzione trovino uguale applicazione in tutte le aziende sanitarie. Un lavoro di squadra – prosegue il ministro – diretto ad isolare virus corruttivi prima ancora che possano provocare lesioni che indeboliscono il diritto alla salute dei cittadini”.

Dalla parte dei cittadini

Come sottolinea Francesco Bevere, direttore generale di Agenas, il monitoraggio sul campo serve a “comprendere se l’adeguamento da parte delle aziende sanitarie alle raccomandazioni in tema di trasparenza e prevenzione della corruzione è stato sostanziale o di facciata; se e come si è proceduto alla mappatura dei rischi, prima diga contro inefficienze e criticità gestionali. L’attività di verifica è, inoltre, una risposta dovuta del Ssn alle segnalazioni dei cittadini che con fiducia hanno indicato disfunzioni e opacità”.

Regioni, uno sforzo in più

Alle Regioni si rivolge, invece, il presidente di Agenas, Luca Coletto: “Le Regioni sono fortemente impegnate in processi di miglioramento delle performance cliniche, economiche ed amministrativo-gestionali. Lo sforzo ulteriore – conclude Coletto – deve essere quello di prendere sempre più consapevolezza, anche con il supporto di Agenas, che l’adozione e il rispetto di misure dirette a promuovere integrità e trasparenza è una tappa immancabile del percorso virtuoso che i sistemi sanitari regionali hanno intrapreso”.